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BIO

Felipe Cardeña è un artista molto noto che nessuno ha mai visto. Il quotidiano “Corriere della Sera” ha scritto nel maggio 2008: “. Noi unica cosa che sappiamo è che è nato a Balaguer, in Spagna, 29 anni fa il resto delle informazioni che abbiamo per quanto riguarda Felipe Cardeña, artista misterioso sullo stile di Banksy, è frammentaria e contraddittoria. Ha vissuto a Madrid, a Barcellona, ad Atene, a Roma, a Milano, a Tirana, a Sofia e in altre città, grandi e piccole, d’Europa(e non solo). Ha partecipato a numerose mostre in giro per il mondo, sia come artista invitato che come “clandestino”. I suoi collages floreali – la cui tecnica è stata probabilmente sviluppata in carcere – e i suoi adesivi floreali appaiono ovunque: il suo slogan è “Flower Power “. Forse dietro l’identità di Felipe Cardeña c’è un collettivo di artisti con background e provenienza diverse, probabilmente legati al mondo dell’arte di strada. Certamente una delle prime mostre in cui è apparso è avvenuta nel 2005 a Milano, “Miracolo a Milano”, agendo come la statua di San Giovanni senza testa, e dove ha posato senza un solo movimento per sei ore. Nel 2007, ha messo la bandiera dei pirati proprio all’ingresso della mostra Sweet Art Street Art come simbolo degli artisti di strada che ha combattuto e vinto al Padiglione d’Arte Contemporanea, di Milano. Alla fine, la sua opera d’arte è stato rubata da uno dei visitatori. Dalla fine del 2007 inizia il progetto “Flower Power”. Nel 2008 Felipe Cardena ha preparato un pannello gigantesco per essere mostrato alla mostra street art alla Scala Mercalli, dedicato al Dalai Lama. “Free Tibet Free Flowers” è stato scritto sul pannello in lettere maiuscole. e nel 2009 ha esposto un pannello gigante con il ritratto di Che Guevara “floreciente” a L’Avana, Cuba, per l’Arte Mas 2009, Festival Internacional de Arte y Literatura joven. La sua più recente opera d’arte si basa sul concetto di “sorpresa” e “stupore”: ampio – a volte monumentale – nelle composizioni di fiori colorati, collage eccentrici, forme insolite, immagini fortemente esagerate, sottolineando i temi della religione e della diversità culturale, una miscela di forme umane e naturali. Vittorio Sgarbi ha scritto che “Felipe Cardeña propone la tecnica dilettante del collage per perseguire un’iconografia ripetitiva e ossessiva come il rosario quotidiano di una suora di clausura”.

THE UNTOUCHABLE GANESH
WOMAN LIVES FREEDOM
ANIMA MUNDI
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